Archivio didattico
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Un Treno per Auschwitz 2013-14
Nell'ambito del progetto didattico-formativo Un treno per Auschwitz, la Fondazione Fossoli ha prodotto, in collaborazione con Centro di documentazione e comunicazione audiovisiva della città di Carpi, il video-documentario NOI SIAMO SCELTA di Roberto Zampa e Federico Baracchi, con la partecipazione degli studenti degli istituti superiori I.T.C. “A. Meucci” Carpi I.P.S.I.A. “G. Vallauri” Carpi I.T.I. “L. Da Vinci” Carpi Liceo Scientifico “M. Fanti” Carpi I.I.S. “G.A. Cavazzi” – “A. Sorbelli” Pavullo nel Frignano I.I.S. “G. Marconi” Pavullo nel Frignano I.T.A.S. “F. Selmi” Modena Liceo Classico “San Carlo” Modena Istituto d’Arte “A. Venturi” Modena I.I.S. “C. Cattaneo” Modena I.T.C.S. “J. Barozzi” Modena I.T. Geometri “G. Guarini” Modena Liceo Classico “L. A. Muratori” Modena Liceo Scientifico “Wiligelmo” Modena Liceo Socio-psico-pedagogico “C. Sigonio” Modena I.T.I.S. “F. Corni” Modena I.T.I.S. “E. Fermi” Modena I.P.S.I.A. “F. Corni” Modena Istituto “Sacro Cuore” Modena I.I.S. “P. Levi” Vignola I.I.S. “A. Paradisi” Vignola I.I.S. “L. Spallanzani” Vignola I.T.I.S “A. Volta” Sassuolo I.P.S.S.C.T. “E. Morante” Sassuolo I.T.C.G. “A. Baggi” Sassuolo I.I.S. “A.F. Formaggini” Sassuolo I.P.S.I.A. “Don Magnani” Sassuolo I.I.S. “G. Luosi” – Liceo “Pico” Mirandola I.I.S. “G. Galilei” Mirandola Liceo Scientifico “M. Morandi” Finale Emilia I.I.S. “I. Calvi” Finale Emilia I.I.S. “L. Spallanzani” Castelfranco Emilia I.P.S.I.A. “A. Ferrari” Maranello.
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Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen 2018-19
Nell'ambito del progetto didattico-formativo Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen, realizzato nell'a.s, 2018-19, gli studenti degli Istituti scolastici aderenti al progetto e provenienti da tutta la Provincia di Modena, sono stati coinvolti in "Officina Memoria", lo spazio che la Fondazione Fossoli ha creato all'interno del progetto e dedicato allo sviluppo e raccolta dei lavori didattici prodotti da ragazze e ragazzi nel corso dell'intero percorso formativo. Il 30 aprile 2019 presso il Teatro Comunale, in una occasione pubblica e in plenaria tra tutte le scuole aderenti, gli studenti hanno esposto i loro elaborati di restituzione dell'esperienza. Di seguito video e crediti dei contributi presentati.
SCUOLA
TITOLO
1. IIS M. Fanti, Carpi
Note di memoria
2. IIS Sacro Cuore, Modena
Memoria in viaggio
3. IIS A. Venturi, Modena
Memoriali
4. IIS C. Cattaneo - G. Deledda, Modena
Luoghi di memoria si raccontano
5. IIS A. Baggi, Sassuolo
Storia in Viaggio 2019
6. IIS G. Guarini, Modena
Donne della Shoah
7. IIS Wiligelmo, Modena
Auf dem Weg der Erinnerung - Sulla via del ricordo
8. Scuola Media Statale “Virgilio”, Moglia - Ospiti
Una notte d'inverno
9. IIS L. Spallanzani, Vignola - Castelfranco E. - Montombraro
Emozioni in viaggio
10. IIS L.A. Muratori - San Carlo, Modena
Identità strappate. Il KL e il tempo dei senza nome
11. Delegazione del treno della Memoria della Toscana con lo storico Luca Bravi
IIS P. Dagomari, Prato - Ospiti
Treno della Memoria della Toscana
12. IIS M. Morandi e IIS I. Calvi, Finale Emilia
Un luogo, più voci. Voci dal campo
13. IIS P. Levi, Vignola
Oggi sono qui
14. IIS A. Meucci, Carpi
Storia in Viaggio 2019
15. IIS G. G. Luosi - G. Pico e IIS G. Galilei, Mirandola
La morte di mio fratello ha significato la mia vita
16. Laboratorio di Fotografia a cura di Elena Canevazzi
con gli studenti del IIS A. Venturi, Modena - IIS P. Levi, Vignola - IIS G. Galilei, Mirandola - IIS M. Fanti, Carpi
Laboratorio di Fotografia
17. Laboratorio di Redazione a cura di Serena Fregni
con gli studenti del IIS A. Meucci, Carpi - IIS A. Tassoni, Modena - IIS G. Vallauri, Carpi
Laboratorio di Redazione giornalistica
18. IIS J. Barozzi, Modena
Zavorre
19. IIS A. Paradisi, Vignola
27 gennaio 2020: riflessioni su memorie in viaggio
20. Roberto Zampa
21. IIS C. Sigonio, Modena
In viaggio tra memorie ed oblio
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Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen 2017-18
Nell'ambito del progetto didattico-formativo Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen, realizzato nell'a.s, 2017-18, la Fondazione Fossoli ha realizzato il video-documentario Note di Viaggio,per la regia di Roberto zampa, in cui dare voce alle impressioni, commenti e riflessioni degli studenti, documentare il Viaggio della memoria tenutosi dal 10 al 14 marzo 2017 e l'intero percorso di cui gli studenti sono stati protagonisti.
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Nuovo Campo di volontariato 2014 | Campo Fossoli: I giovani per ricordare
Il Campo di volontariato è un progetto di campo estivo di volontariato giovanile, per ragazze e ragazzi dai 18 ai 24 anni, promosso dalla Fondazione Fossoli in collaborazione con altri soggetti partner ( Ancescao, Coordinamento Comunale Centri Sociali e Orti di Carpi, ANPI di Carpi, Associazione Amici del Campo di Fossoli e del Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di Sterminio nazisti, Centro Servizi Volontariato di Carpi, Comune di Carpi, Fondazione Casa del Volontariato, Istituto Nazareno - Carpi), allo scopo di promuovere cittadinanza attiva, educazione alla pace e valorizzazione della memoria.
Nella sua seconda edizione, tenutasi da sabato 12 luglio a sabato 19 luglio 2014 presso l’ex Campo di Concentramento di Fossoli ed altri luoghi della zona, i ragazzi del campo volontariato "Fossoli: i giovani per ricordare" hanno trascorso una settimana lavorando presso il Campo di Fossoli e approfondendo i temi della memoria, dell'esclusione, della guerra e della resistenza attraverso visite guidate proiezioni e incontri con esperti.
Di seguito vi proponiamo i video realizzati dai ragazzi durante la loro esperienza:
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Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen 2016-17
Nell'ambito del progetto didattico-formativo Storia in viaggio. Da Fossoli a Mauthausen, realizzato nell'a.s. 2016-17, la Fondazione Fossoli ha raccolto i tanti contributi e riflessioni degli studenti, e ne ha realizzato la pubblicazione Storia in viaggio. Da Fossoli a Mautahusen. Narrazioni in viaggio 2016-2017:il racconto degli studenti, a cura di Marika Losi e Marzia Luppi, accessibile nela biblioteca della Fondazione Fossoli e nelle biblioteche del Sistema bibliotecario di Modena.
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Un Treno per Auschwitz 2015-16
Nell'ambito della dodicesima edizione del progetto didattico-formativo Un treno per Auschwitz. Andata e ritorno 2016, promosso dalla Fondazione Fossoli, si pubblicano i quaderni dei laboratori proposti e agli studenti partecipanti:
mettere a fuoco. Davanti e dentro alla storia, Quaderno del laboratorio fotografia curato da Melissa Inannace. Studenti che hanno partecipato al laboratorio: Alice Nicolini, Aline Casanova, Arianna Clò,Cecilia Artioli,Chiara Tincani,Gian Marco Bergonzini, Gilberto Berselli, Luca Tedde, Noemi Esposito, Marta Bagnacani,Martina Bonaccini,Serena Bertoni
Scrivere di Auschwitz si può…Quaderno del laboratorio autobiografico “Dare spessore allo sguardo”, a cura di Gianna Niccolai e Anna Maria Pedretti - Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari
Studenti che hanno partecipato al laboratorio: Virginia Abati, Azzurra Balboni, Martina Bonaccini, Chiara Bizzini, Agnese Cassiani, Victoria Chicerman, Cecilia Corni, Laura Dallari, Samanta Di Bona, Valentina Fiorentini, Irene Ghansah, Simone Giannasi, Matteo Gulinelli, Aline Keuri Casanova, Elisa Milelli, Laura Pastorelli, Stefania Peduto, Eleonora Ranuzzi, Stella Sincovich, Gianpaolo Siragusa, Benedetta Stufa, Giulia Tempesta
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Parole del silenzio. Lettere e pensieri dei deportati al Campo di Fossoli, a.s. 2020-21
Progetto didattico "Parole dal silenzio" ha partecipato al Progetto conCittadini - anno 2020-21 , promosso dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.
Il progetto didattico “Parole del silenzio" costituisce una sorta di seconda tappa del percorso iniziato con il progetto “Dai numeri ai nomi” realizzato l’anno precedente da alcune classi dell’IPSIA Corni di Modena, con il patrocinio del Comune di Modena e della Fondazione Fossoli. Il percorso intrapreso nell'anno corrente, che ha visto coinvolte le classi 4^O, 5^A, 5^E, 5^O, 5^M, 5^H dell'Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Fermo Corni di Modena e la professoressa responsabile Chiara Bonfiglioli, è stato caratterizzato da una più stretta collaborazione con la Fondazione Fossoli e da un approfondimento della metodologia della ricerca storica.
Il fondamento del progetto è, infatti, l’analisi di alcune fonti primarie conservate presso l’Archivio del Centro studi della Fondazione Fossoli: una selezione di lettere, messaggi clandestini, frammenti scritti durante la deportazione. Tra questi si sono privilegiate le testimonianze legate all’internamento presso il Campo di Fossoli, in considerazione della funzione centrale che esso assume quale Campo di polizia e transito per la deportazione dall’Italia. Nell’indagine si include anche la documentazione delle lettere dei condannati a morte della Resistenza europea graffite nelle Sale del Museo Monumento al Deportato, con lo scopo di inserire, nel percorso di apprendimento, anche il richiamo al contesto europeo. La rigorosa contestualizzazione storica e biografica dei documenti selezionati è dunque il punto di partenza per una rielaborazione creativa da parte degli studenti e delle studentesse che saranno chiamati a una riscrittura, con linguaggi diversi, di ciò che le carte dicono e di ciò che non dicono, di quanto è espresso e di quanto non emerge dalle parole fissate su carta per volontà dell’autore o per l’intervenuta censura o perché le particolari condizioni dell’atto dello scrivere non permettevano di esprimersi in piena sincerità. L’esito finale del percorso è stato un’installazione visiva e sonora che metterà a confronto i due momenti del lavoro: il documento storico nella sua evidenza e l’immaginario creativo dei ragazzi e delle ragazze. Si costituisce, così, un dialogo intimo e fecondo tra chi, durante la persecuzione nazifascista, ha lasciato traccia della propria esistenza in lettere e messaggi fugaci, e chi, nel tempo presente, rivive e fa rivivere quelle parole, ripercorrendo la trama della Storia e delle storie.L'installazione sonora e visiva è stata esposta in occasione del Giorno della Memoria nel centro storico di Modena; inoltre il progetto è stato promosso all'interno del iniziativa Quante storie nella storia - 2021, promosso da Servizio patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna.
Gli studenti hanno prodotto cinque tracce audio di altrettante narrazioni biografiche di deportati dal Campo di Fossoli:
Ada Marchesini
Gian Luigi Banfi
Marta Coen e Jader Spizzichino
Clara Cardosi
Luciana Nissim
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Storia di una prigione che si è trasformata in una casa, a.s. 2017-18
Nell’anno scolastico 2017/2018 è stato svolto Storia di una prigione che si è trasformata in una casa, un progetto particolare nato dalla collaborazione tra Fondazione Fossoli e la Cooperativa Sociale Accento - che si occupa di progettazione e gestione di servizi educativi e sociali rivolti a bambini e ragazzi da 0 a 29 anni, tra cui la Scuola dell’Infanzia Balena Blu, sita nel comune di Carpi.
Un progetto originale e pilota, rivolto ai bambini di 3 e 4 anni frequentanti il secondo anno della scuola d'Infanzia Balena Blu di Carpi, con il coordinamento delle loro maestre Melaina e Alessia.Un semplice imprevisto, durante i primi giorni di ambientamento, ha messo in relazione i bambini della sezione 3 anni della scuola d’infanzia Balena Blu con un piccolo essere vivente. La curiosità verso l’animale e la voglia di accoglierlo in sezione, hanno condotto il gruppo a costruirgli una dimora. Dal confronto tra coetanei, è nata la consapevolezza che il loro progetto iniziale avesse provocato all’animale la privazione di quei diritti fondamentali per la vita di ogni essere vivente: non è libero, è rinchiuso ed isolato da tutti i suoi affetti. I bambini hanno scelto quindi di progettare e costruire sulle fondamenta di quella che per loro era una gabbia, delle vere e proprie case, utilizzando materiali di scarto industriale. Si è così resa tangibile e concreta la trasformazione di un luogo di prigionia in una casa, attraverso un percorso che ha portato i bambini alla riflessione e al lavoro su temi quali la libertà e la reclusione.
Un progetto intrapreso con la Fondazione, perché il Campo di Fossoli nella sua storia custodisce anche il segno di una rinascita, di una riconversione da luogo di prigionia a “casa”, attraverso la storia di Nomadelfia, di Don Zeno e dei bambini che lì hanno vissuto. Una collaborazione, quella tra Accento e la Fondazione, che sostiene occasioni di confronto e di avvicinamento a temi essenziali quali la pace, la preservazione della memoria storica, l'interculturalità, con il desiderio di coltivare nei bambini i primi semi di quello spirito critico e senso civico indispensabili per la formazione di un adulto che sia prima di tutto cittadino, partecipe di una comunità rispettosa ed inclusiva, sensibile alla comprensione di un passato che sia da insegnamento per la realizzazione di un futuro migliore.
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L'archivio svelato, a.s. 2016-17
Progetto didattico "L'archivio svelato. Le carte di Ada Marchesini nell'archivio della Fondazione Fossoli" ha partecipato al Concorso di Idee "Io Amo i Beni Culturali" VI Edizione, anno scolastico 2016-17, promosso dall'Istituto Beni culturali della Regione Emilia Romagna.
Il progetto coinvolge due classi dell’Istituto Professionale Settore dei Servizi “C. Cattaneo” dell’Istituto di Istruzione Superiore A. Meucci di Carpi, con particolare coordinamento del docente della disciplina Tecnica della Comunicazione. Nello specifico, sono interessate la classe 3^ R e la classe 5^P .
Altri partner del Progetto: Il Settore Comunicazione del Comune di Carpi, L’Assessorato all’Istruzione del Comune di Carpi e l'emittente televisiva TrC- Modena.Il progetto didattico ha come obiettivo principale l'utilizzo di nuove tecniche e forme di comunicazione per valorizzare il patrimonio archivistico della Fondazione Fossoli. Il bene culturale che si è inteso valorizzare infatti è stato l'Archivio
con particolare focalizzazione sul Fondo Ada Marchesini che raccoglie le lettere scritte dalla donna dal Campo di transito di Fossoli, dove fu internata per ragioni razziali. Oltre ad essere l’ultima traccia che rimane dell’esistenza di Ada Marchesini, questo particolare Archivio costituisce un esempio tra più rari a livello nazionale: la sua estensione e integralità lo fanno essere uno dei pochi esempi di memoria dell’esperienza dell’internamento documentata in presa diretta e per tutta la sua durata. Raccoglie infatti, integrale e in originale, l'epistolario di Ada al marito Giuseppe Marchesini (Beppi) scritto durante il tutto il periodo del suo internamento presso il Campo di polizia e transito di Fossoli di Carpi, e precisamente dal momento del suo trasferimento al Campo dal carcere di San Vittore di Milano (27 aprile 1944), testimoniato proprio dal primo biglietto inviato dal carcere, fino alla sua partenza da Fossoli (2 agosto 1944) per Auschwitz, dove sarà immediatamente uccisa. L'epistolario è costituito da 48 lettere originali manoscritte, di cui 41 clandestine e 7 regolamentari, scritte su carta intestata del Campo; a comporre il carteggio si aggiungono 4 lettere indirizzate a Ada dal marito mai pervenutele perchè rispedite d’autorità al mittente.A partire dall’archivio, il progetto didattico intende sviluppare una duplice prospettiva didattica: da un lato, promuovere una conoscenza di tipo storica della deportazione e del contesto di guerra che il fondo documentario, anche se soggettivo, porta in luce; dall’altro intende far acquisire la conoscenza e la pratica dei nuovi linguaggi di comunicazione , in particolare quelli dei prodotti audiovisivi e dei film- documentari quali medium per veicolare contenuti storico-culturali.
Le testimonianze e i documenti originali riportano in primo piano le persone, i loro singoli drammi, le sofferenze e le angosce di una “normalità” vissuta in un “contesto stravolto”, ma anche le speranze e la capacità di continuare a pensare a un futuro, che si vuole migliore e rinnovato nel suo sistema valoriale. In questo senso, il patrimonio e la storia che custodisce si fanno promotori di una cittadinanza attiva.
A partire dalle conoscenze e competenze acquisite nel corso del percorso didattico e con il costante supporto di un regista e video-maker professionista, l’ esito finale del progetto sarà la realizzazione di un web documentary . A differenza delle giù più consueti produzioni di documentari o video in cui il rapporto con la storia e l’ambito culturale è affidato alla trasposizione filmica di un evento o di una storia personale, il web-documentary che si vuole realizzare è una narrazione che pone al centro l’archivio e la sua documentazione, ne mostra la materialità ma al contempo è in grada di evocare scenari più ambi e di forte coinvolgimento. In questo modo coniugare medium filmico e bene culturale, può dimostrare come gli archivi siano di per sé rivelatori di storie e siano essi stessi capaci di veicolare cultura.Il web documentary ha avuto promozione pubblica ed è stato messo in onda nel canale televisivo di TRC.
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Rememchild Workshop: Co-creative drawn story, a.s. 2023-2024
PROGETTO REMEMCHILD | WORKSHOP CO-CREATIVE DRAWN STORY
Pacchetto di lavoro n. 2: Ricordiamo. Contenuti pedagogici per le prossime generazioni
Ente proponente | Fondazione Fossoli
Classe coinvolta | 2°E della Scuola "Guido Guinizelli" di Bologna
Docente | Emanuela Garimberti
Educatrice | Marinella Gattei
Periodo di svolgimento | settembre 2023 - maggio 2024Obiettivi | Il workshop "Co-creative drawn story", realizzato nell’ambito del Progetto europeo Rememchild di cui la Fondazione Fossoli è partner, si propone di recuperare le esperienze e i ricordi dei bambini durante i conflitti bellici europei, in particolare nella Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. I bambini e le donne continuano ad essere le maggiori vittime dei conflitti, evidenza che rafforza la necessità di esplorare e diffondere le loro esperienze. Gli studenti, divisi in gruppi, esplorano la memoria (e la sua rappresentazione nel tempo) di sei bambini/adolescenti transitati dal Campo di Fossoli nelle diverse fasi della sua lunga storia (dal 1942 al 1970): Emilia Levi, Elena Colombo, Vittorino Modigliani, Oretta Montanari, Gabriella Carlini, Marino Piuca.
Calendario attività
| luglio: visita al Campo di Fossoli con la prof.ssa Emanuela Garimberti e preparazione del lavoro.
| dal 15 settembre: lavoro degli studenti in classe con la prof.ssa Emanuela Garimberti e l'educatrice Marinella Gattei.
| 13 ottobre: gli studenti presentano in classe le storie dei sei bambini transitati dal Campo di Fossoli e iniziano il workshop "Co-creative drawn story" sul tema del "Rifugio", con la Fondazione Fossoli e la delegazione del Museo de la Paz di Gernika (Iratxe Momoitio e Idoia Orbe Narbaiza).
| 27 ottobre: visita e workshop "Co-creative drawn story" al Campo di Fossoli.
| 4 maggio: restituzione del progetto: A Fossoli. Vite che (non) sono le nostre. Regia a cura della Compagnia Teatro dell'Argine.Risultati
1. Gli studenti hanno disegnato “rifugi” per i sei bambini di cui hanno esplorato la storia. Fossoli, da luogo angosciante di partenza verso la morte, diviene luogo in cui ricostruire la propria vita nel dopoguerra: da campo di deportazione a villaggio. Il risultato è una galleria di disegni simbolici in cui la guerra e i suoi postumi accerchiano e distruggono, ma non possono annullare ciò che ogni bambino è stato, i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi affetti. I rifugi disegnati dagli studenti della 2°E sono zattere che hanno portato in salvo sei vite, conservandone la memoria. I disegni sono stati pubblicati nella Collezione digitale “Disegni e memoria” sulla piattaforma digitale del progetto, insieme a quelli realizzati nei laboratori della Maison d'Izieu e del Museo della Pace di Gernika.
2. Gli studenti hanno costruito sei libricini, a forma di “leporello”, in cui le sei biografie sono scritte col gioco retorico dell’anafora ripetuta e alternata di due avverbi: fortunatamente e sfortunatamente. Ciascuna vita si può sfogliare nelle sue pagine chiare e scure, ma si può guardare anche nel suo insieme, aprendo completamente il leporello e facendolo diventare un’unica linea del tempo.
3. Con la regia della Compagnia del Teatro dell’Argine, gli studenti si sono esibiti in una rappresentazione teatrale pubblica nel Cortile delle Stele del Museo Monumento al Deportato (4 maggio 2024), dove hanno messo in scena le storie dei sei bambini. Poiché al centro delle vite di questi sei bambini c’è stato un luogo, Fossoli, da cui ognuno parte o dove arriva, l’oggetto simbolo della narrazione sono state sei valigie, metafora del loro viaggio. All’interno di sei valigie di cartone i ragazzi hanno raccolto degli oggetti che sono stati di supporto al racconto biografico. Aprire e chiudere quelle valigie, raccontando, è stato per i ragazzi un gesto forte, quasi teatrale, che ha permesso di sfogliare il libro delle vite dei sei bambini transitati per Fossoli. Ma anche di prendervi parte: ogni oggetto è stato infatti raccolto dagli studenti nelle proprie case e in questo modo è avvenuto un passaggio intergenerazionale, una sorta di raccolta del testimone.Restituzione materiali
> A Fossoli, vite che non sono le nostre_full video - YouTube
> Foto di scena_A Fossoli, vite che non sono le nostre - YouTube
> Interviste_A Fossoli, vite che non sono le nostre - YouTube
> Valigie_A Fossoli, vite che non sono le nostre - YouTube
> Rifugi_A Fossoli, vite che non sono le nostre - YouTube
> Leporelli_A Fossoli, vite che non sono le nostre - YouTube
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Da mandare a presente e futura memoria, a.s. 2023-2024
| DA MANDARE A PRESENTE E FUTURA MEMORIA |
| IL LICEO FANTI ALLA MOSTRA LA CURA DELLA MEMORIA |Ente proponente | Fondazione Fossoli
Classe coinvolta | 3T Scienze Umane Liceo Manfredo Fanti di Carpi
Docente | Lorella Bellodi
Periodo di svolgimento | febbraio - aprile 2024
Luoghi di svolgimento | Liceo Scientifico Statale Manfredo Fanti di Carpi, Sala dei Cervi di Palazzo dei Pio
Destinatari | Classi e privati in visita alla mostra La cura della memoriaProgetto | Il progetto di educazione civica “Da mandare a presente e futura memoria”, a cura della Fondazione Fossoli e con il coordinamento della prof.ssa Lorella Bellodi, ha chiamato gli studenti della classe 3T del Liceo Scientifico Statale Manfredo Fanti di Carpi a coprire il ruolo di guide presso la mostra La cura della memoria. Il Museo Monumento al Deportato, ricordo e ammonimento, allestita nella Sala dei Cervi del Palazzo dei Pio in occasione del 50° anniversario del Museo Monumento al Deportato politico e razziale di Carpi.
Modalità di svolgimento | Dopo due momenti di formazione in classe e sul luogo, gruppi di studenti hanno accompagnato classi e visitatori privati attraverso la ricca storia del Museo e dei suoi artefici, ricostruendo come la memoria della deportazione si sia evoluta dal dopoguerra fino alla partecipatissima inaugurazione del 14 ottobre 1973.
Restituzione materiali | Da mandare a presente e futura memoria_full video - YouTube