7 luglio, Commemorazione 80° anniversario della Strage dei 67 martiri di Fossoli
| CERIMONIA COMMEMORATIVA STRAGE DI CIBENO |
80° anniversario Strage dei 67 martiri di Fossoli
domenica 7 luglio | ore 9.15 | Campo di Fossoli | via Remesina Esterna 32 |
> Ingresso libero e gratuito, senza prenotazione
> Diretta streaming sulla pagina facebook della Fondazione Fossoli
> Clicca qui per aprire il video della Cerimonia
Interverranno:
Riccardo Righi Sindaco di Carpi
Manuela Ghizzoni Presidente Fondazione Fossoli
Marco Steiner Cda Fondazione Fossoli e Vicepresidente ANED Milano
Marco De Paolis Procuratore Generale Militare
> Nel corso della cerimonia verranno consegnate simbolicamente le Pietre d’Inciampo intitolate ai 67 Martiri di Fossoli
> La cerimonia sarà accompagnata dal Corpo Bandistico “Città di Carpi"
Importante | Modalità di accesso al Campo di Fossoli
> Ingresso tassativamente dalle ore 8.45 alle ore 9.15.
> Viabilità e parcheggi: la via Remesina Esterna verrà chiusa al traffico alle ore 9.00. I parcheggi saranno su via dei Grilli, a circa 300 metri dall’ingresso del Campo.
> Le persone con difficoltà motorie potranno essere accompagnate dai familiari in auto sino all’ingresso del Campo, entro e non oltre le ore 9.00.
> Si raccomanda la massima puntualità. Non sarà possibile in alcun modo: transitare sulla via Remesina Esterna dopo le ore 9.00; entrare al Campo di Fossoli dopo le ore 9.15.
Marco De Paolis | Procuratore Generale Militare presso la Corte Militare d’Appello di Roma. È considerato uno dei maggiori esperti in materia giuridica di crimini di guerra della Seconda guerra mondiale, ha istruito e portato a dibattimento 18 processi, dal 2003 al 2012, per le più gravi stragi nazi-fasciste compiute in Italia durante la seconda guerra mondiale tra cui Monte Sole e Sant’Anna di Stazzema. È autore di numerosi saggi e pubblicazioni a carattere scientifico sul tema dei crimini di guerra e nel campo del diritto penale militare, tra cui: La difficile giustizia. I processi per crimini di guerra tedeschi in Italia (1943-2013), Viella 2016; Sant’Anna di Stazzema. Il processo, la storia, i documenti, Viella 2016; Caccia ai nazisti, Rizzoli, 2023.
Il 12 luglio 1944, 67 internati politici, prelevati dal vicino Campo di concentramento di Fossoli, furono trucidati dalle SS naziste all'interno del poligono di tiro di Cibeno. Le vittime della strage provenivano da 27 province italiane, avevano diversa estrazione sociale e rappresentavano le varie anime antifasciste dell'epoca. Molti dei compagni di prigionia riferiranno nelle testimonianze e deposizioni successive che si trattava dei “migliori”; migliori perché anche all’interno del campo, dopo aver subito la durezza del carcere e pur vivendo nella costante incertezza della loro sorte, molti di loro non avevano ceduto e, anche in quelle condizioni difficili, continuavano il loro lavoro di resistenza.
La mattina del 12 luglio del 1944 per ordine della Gestapo sono prelevati dal campo di concentramento di Fossoli 69 internati politici, condotti al poligono di tiro di Cibeno per essere fucilati. Sono uomini con diverse esperienze e di età differenti, provenienti da varie regioni dell’Italia.
Tutti sono stati rinchiusi a Fossoli perché oppositori del nazifascismo. La sera precedente, dopo l’appello, 71 internati sono chiamati e avvisati di prepararsi alla partenza per la Germania. Dall’elenco sarà escluso Bernardo Carenini, mentre Teresio Olivelli riuscirà a nascondersi all’interno del campo. All’alba del 12 luglio, in tre riprese i 69 prigionieri sono caricati su camion e condotti al poligono di tiro distante pochi chilometri dal Campo. Vengono fatti allineare ai bordi di una fossa, che alcuni internati ebrei sono stati costretti a scavare il giorno prima, e ascoltano la sentenza: condanna a morte come rappresaglia per un attentato a Genova contro militari tedeschi. Si rivela inutile anche l’intervento del vescovo di Carpi, Vigilio Federico Dalla Zuanna, accorso sul luogo e la condanna a morte viene eseguita.
Solo due internati del secondo gruppo, Mario Fasoli e Eugenio Jemina, riescono a fuggire e a salvarsi nascosti dal movimento partigiano. Il 17 e il 18 maggio 1945, a meno di un mese dalla liberazione, ha luogo la riesumazione e il riconoscimento delle 67 vittime. Le esequie solenni si svolgono nel Duomo di Milano con grande e commossa partecipazione di cittadini.
Sulla strage di Cibeno ancora oggi, come per altre stragi che hanno insanguinato il Paese, si attende chiarezza e giustizia.