22 giugno, 80° anniversario dell'uccisione di Leopoldo Gasparotto
| 80° ANNIVERSARIO DELL'UCCISIONE DI LEOPOLDO GASPAROTTO |
| 22 GIUGNO 1944 - 22 GIUGNO 2024 |
22 giugno ore 9.30 | Presso il cippo sito in via dei Grilli, Fossoli di Carpi
Omaggio alla memoria di Leopoldo Gasparotto, partigiano ucciso dai nazifascisti
In collaborazione con ANPI - Sezione di Carpi
> La cittadinanza è invitata a partecipare
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Saranno presenti:
Riccardo Righi, Sindaco di Carpi
Manuela Ghizzoni, Presidente della Fondazione Fossoli
Lucio Ferrari, Presidente Sezione ANPI di Carpi
> Per info | tel. 059 688483 | e-mail info@fondazionefossoli.it | www.fondazionefossoli.org
Leopoldo Gasparotto (Milano 1902 - Fossoli 1944) nasce in una famiglia guidata da ideali risorgimentali e mazziniani. Il padre, l’avvocato Luigi Gasparotto, è deputato e ministro dell’Italia liberale; “Poldo” ne segue le orme professionali e dopo la laurea in giurisprudenza lavora nello studio di famiglia a Milano. All’attività forense, il giovane Leopoldo affianca la passione per la montagna, che lo porta a compiere ardite imprese alpinistiche, in Italia e sul Caucaso. Già prima della capitolazione dell’8 settembre 1943, Gasparotto è riconosciuto quale importante esponente del movimento azionista; dopo l’occupazione nazista assume un ruolo centrale nel comando delle Brigate Giustizia e Libertà in Lombardia, partecipando anche alle riunioni del CLN di Milano in qualità di collaboratore di Ferruccio Parri. Catturato in seguito a delazione, Gasparotto è dapprima internato al carcere di San Vittore dal dicembre 1943 all’aprile del 1944, dove subisce torture che, tuttavia, non lo porteranno a svelare i nomi dei compagni. Trasferito al Campo di Fossoli il 27 aprile 1944, diventa presto punto di riferimento per i suoi compagni di prigionia. Il 22 giugno 1944 Gasparotto è prelevato dalla sua baracca e barbaramente assassinato nella campagna tra Fossoli e Carpi. Sospettando il peggio, poco prima di essere ucciso consegna il suo diario al compagno fidato Ferdinando Brenna, fucilato insieme ad altri 66 prigionieri politici nella strage del poligono di tiro di Cibeno, il successivo 12 luglio.
Il Diario di Fossoli, edito da Bollati Boringhieri a cura di Mimmo Franzinelli, rappresenta un importante resoconto della vita quotidiana nel Campo, tra gesti di solidarietà, episodi di violenza e pensieri nostalgici, come il commovente passaggio dedicato alla sua passione di alpinista:
15 giugno
Passatempo: la terra di Fossoli è cretacea, compatta e dura, si frange in blocchi; se si compie uno scavo, le pareti si rompono in screpolature frastagliate. Sono sceso nelle trincee, poiché le pareti sono in parte crollate, ho immaginato di aver di fronte delle pareti dolomitiche e, mentalmente, ho studiato su di esse immaginarie vie di ascensione, per camini profondi o appena pronunciati <<riss>>, per spigoli verticali, creste aeree.
Così il mio pensiero alla fine, ingannando l’occhio, mi ha fatto passare una mezzoretta avanti la parete del Sella, ed ho sognato di sbucare dalla parete ombrosa al sole della cima. Qui soltanto una volta ho visto in lontananza il profilo delle colline appenniniche. Dove sono le mie montagne?
A Leopoldo Gasparotto è stata assegnata la Medaglia d'oro al valor militare alla memoria per il ruolo e l’impegno profusi nel movimento resistenziale, con la seguente motivazione: “Avversario da antica data del regime fascista, già prima dell'armistizio dell'8 settembre 1943 organizzava il movimento partigiano nella Lombardia. Nominato successivamente comandante militare delle formazioni lombarde Giustizia e Libertà, dava impulso all'iniziativa, esempio a tutti per freddo e sereno coraggio, dimostrato nei momenti più difficili della lotta. Caduto in agguato tesogli per vile delazione, sopportava il carcere di San Vittore subendo con superbo stoicismo le più atroci sevizie, che non valsero a strappargli alcuna rivelazione. Trasportato nel campo di concentramento di Fossoli per essere deportato in Germania, proseguiva imperterrito a lottare per la causa e tentava di organizzare la fuga e l'attacco ad una tradotta tedesca per salvare i deportati avviati al freddo esilio e alla lenta morte. Sospettato per la sua nobile attività, veniva vilmente trucidato dalla ferocia nazista”.
[ Le tracce della Storia - Le vie della Memoria ]
→ Il cippo commemorativo dedicato alla figura di Leopoldo Gasparotto, sito in via dei Grilli a Fossoli di Carpi, fa parte dei luoghi della Memoria del progetto interattivo e multimediale Le tracce della Storia - Le vie della Memoria, realizzato in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma | → per maggiori info sul progetto clicca qui