27 gennaio 2022

27 gennaio, Spettacolo in realtà virtuale: Segnale d'allarme - La mia battaglia VR. Teatro Comunale di Carpi

Giorno della Memoria 
Segnale d'allarme - La mia battaglia VR

di e con Elio Germano

Spettacolo teatrale in realtà virtuale promosso da Fondazione Fossoli
scritto da Elio Germano e Chiara Lagani regia VR di Omar Rachid 


giovedì 27 gennaio | Teatro Comunale di Carpi | ingresso gratuito
fino ad esaurimento posti 
| accesso esclusivamente con green pass rafforzato

Tutti i posti verranno assegnati in platea e sarà garantito il distanziamento tra persone non conviventi

 ore 11:00 spettacolo rivolto alle scuole
prenotazione obbligatoria su info@fondazionefossoli.it
 ore 21:00 spettacolo rivolto alla cittadinanza
prenotazione obbligatoria, a partire dall'11 gennaio 2022, al link: 
https://www.comune.carpi.mo.it/prenota-eventi/giornata-memoria/

Segnale d’allarme è la trasposizione in realtà virtuale de La mia battaglia, un’opera portata in scena da Elio Germano che parla alla e della nostra epoca. Lo spettatore sarà portato a piccoli passi a confondere immaginario e reale e grazie alla realtà virtuale sarà portato a immergersi nell’opera teatrale diventandone parte. Segnale d’allarme racconta una storia vera, la nostra.
Qual è l’allarme? Questo nostro tempo, il diffondersi del pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata di cui la nostra società è vittima. Le nuove tecnologie che hanno cambiato la comunicazione, se da un lato si propongono come democratiche, dall’altro facilitano la manipolazione del pubblico. È in questo contesto che Elio Germano utilizza e allo stesso tempo critica la modernità del linguaggio che ha scelto. La tecnologia più avanzata offre dunque uno spettacolo disturbante, pensato per scuotere e risvegliare le coscienze.
Uno spettacolo provocatorio che ci mette in discussione come pubblico - racconta Elio Germano - Cosa stiamo vedendo? A cosa applaudiamo? Chi è il personaggio che abbiamo di fronte? Dove ci sta portando? Un esercizio di manipolazione dagli esiti imprevedibili - e prosegue aggiungendo - per la prima volta il teatro si fa virtuale: indossato il visore e le cuffie, verrete catapultati in quella sala e sarà come essere lì”. 
La scelta della realtà virtuale, linguaggio che con Elio Germano esploriamo da un qualche anno - spiega Omar Rachid - è stata quella più naturale per poter replicare più volte La Mia Battaglia. In questo modo è stato possibile evitare di dover sottostare alle problematiche logistiche degli spazi teatrali. È sicuramente la miglior trasposizione possibile per questo tipo di spettacolo, già di per sé immersivo”.
Usando le potenzialità della Virtual Reality viene messo in scena un esperimento nel quale Germano ipnotizza i suoi spettatori, quasi li manipola, con lo scopo di trasmettere quel segnale d’allarme da cui prende il nome lo spettacolo VR stesso.