29 gennaio, Museo al Deportato, Al Museo con i Classici: Simone Maretti legge W o il ricordo d’infanzia di Georges Perec
SITE SPECIFIC | INCONTRI SPECIALI CON I LUOGHI |
MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO |
AL MUSEO CON I CLASSICI |
domenica 29 gennaio | ore 17-19 | Museo Monumento al Deportato
Simone Maretti legge Georges Perec | W o il ricordo d’infanzia
Forse, a volte, ricordare non è ciò che desideriamo veramente. Ne abbiamo prova nel momento in cui - impegnati a recuperare una serie di immagini (e di tutto ciò che a esse si connette) logicamente e sequenzialmente disposte - ci scontriamo con l’impossibilità, col vuoto, con la frustrazione. Solo frammenti scollegati, beffarde e inconcludenti epifanìe.
Quando poi a emergere - in modo lineare e tutto sommato esaustivo - è un sogno di bambino… Una fantasticheria nella quale, col senno di poi, non è difficile identificare e riconoscere i lineamenti di uno dei fenomeni più catastrofici che la storia possa annoverare… Allora sì, ci si rende conto che ricordare non può essere cura né sollievo. E, soprattutto, non è mai gratuito e indolore.
La memoria può essere solo ‘volontà di ricordare’. Nella consapevolezza che qualunque recupero del passato non può far altro che ferire, lacerare, distruggere certezze. Scrive Georges Perec nel secondo capitolo di W o il ricordo d’infanzia: «Non ho ricordi d’infanzia. […] Per lungo tempo quest’assenza di storia mi ha rassicurato: la sua scarna oggettività, la sua evidenza apparente, la sua innocenza mi proteggevano; ma da cosa mi proteggevano se non precisamente dalla mia storia, dalla mia storia vissuta, dalla mia storia reale, dalla mia storia personale che, è lecito supporre, non era né scarna, né oggettiva, né apparentemente evidente, né evidentemente innocente?»
Simone Maretti darà corpo alle parole di un classico della letteratura - italiana e straniera - alternando la narrazione della vicenda alla lettura integrale del testo. La rassegna Al Museo con i Classici si propone di ospitare all'interno del Museo storie - che hanno, appunto, già passato il vaglio della classicità - in qualche misura legate ai temi intorno ai quali il museo stesso è stato pensato e realizzato. Al contempo, il pubblico si troverà a fruire di storie che non hanno relazione - almeno all'apparenza - col museo e con la sua specifica connotazione. Niente di strano. La chiave di lettura è semplice: ogni storia che possa definirsi classica ha diritto di cittadinanza all'interno di un museo. Poiché storie e spazi museali condividono un medesimo obiettivo: offrire allo spettatore la possibilità concreta di ri-conoscersi, di ri-trovarsi.
> Calendario domeniche 9 ottobre | 6 novembre | 4 dicembre | 29 gennaio | 5 febbraio | 5 marzo | 2 aprile | 7 maggio | ore 17-19
> Il programma verrà svelato di mese in mese su questa pagina
> Iscrizioni su info@fondazionefossoli.it > Ingresso gratuito, posti limitati
> Per maggiori info sui Site Specific - Aperture domenicali - Incontri speciali con il luoghi clicca qui