29 gennaio 2021

29 gennaio, Parole del silenzio: lettere e pensieri dei deportati al Campo di Fossoli

Parole del silenzio Lettere e pensieri dei deportati al Campo di Fossoli

venerdì 29 gennaio 2021 | ore 10.00-13.00 | Largo Sant’Eufemia Modena


Un’installazione visiva e sonora realizzata dagli studenti e dalle studentesse dell’IPSIA Corni di Modena. Il percorso didattico è realizzato con la collaborazione della Fondazione Fossoli e il patrocinio del Comune di Modena, nell’ambito del progetto ConCittadini promosso dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.


I deportati al Campo di Fossoli potevano scrivere lettere ai familiari: una ogni quindici giorni. Poi c’erano i biglietti clandestini che sfuggivano al controllo della censura e che, attraverso passaggi segreti, arrivavano a destinazione. Il progetto che le classi 4^O, 5^A, 5^E, 5^H, 5^M, 5^O dell’IPSIA Corni di Modena presentano, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2021, prende le mosse dalla lettura e dall’analisi di alcune di queste lettere. Le classi si sono confrontate prima con l’interpretazione dei documenti storici, poi con un’attività di rielaborazione creativa.
Avvicinandovi ai pannelli disposti lungo Largo Sant’Eufemia potrete leggere alcune delle frasi che Luciana Nissim, Marta Coen, Jader Spizzichino, Clara Pirani Cardosi, Gian Luigi Banfi, Ada Michelstaedter Marchesini hanno scritto ai propri cari. Ma se presterete attenzione, potrete anche ascoltare i pensieri che sono rimasti nella penna, che non sono stati scritti - per pudore, per paura della censura, per mancanza di tempo - e che i ragazzi e le ragazze hanno provato ad immaginare, dando voce a quel silenzio.
In questo modo il rigore della ricerca storica si unisce a una partecipazione empatica ed emotiva, nella convinzione che confrontarsi con il passato possa significare non solo conoscere ma anche imparare a mettersi nei panni dell’altro. Solo così la memoria può tornare ad essere una pratica quotidiana che guida le nostre scelte e che ci mette al riparo dal rischio che quanto è avvenuto possa accadere di nuovo.