CAMPO DI FOSSOLI: 8 SETTEMBRE 1943
L’8 settembre 1943 è una data spartiacque non solo per la Storia italiana del ‘900, quanto per la storia del Campo di Fossoli. In quella data si chiude infatti la prima delle quattro fasi di utilizzo. Il Campo, istituito nel maggio del 1942 come PG/73 (Campo per Prigionieri di Guerra numero 73) fu inizialmente gestito da autorità militari italiane e ospitò prigionieri catturati nel Nord Africa perlopiù inglesi. Nel novembre del 1942 fu terminata la costruzione del Campo Vecchio composto da 97 edifici in muratura, di cui 46 adibite ad alloggio dei prigionieri.
All’annuncio dell’armistizio all’interno del Campo i soldati inglesi e italiani si ritrovarono in un attimo da nemici ad alleati ed iniziò l’attesa di ordini dall’alto che definissero la liberazione dei prigionieri inglesi ed il ritorno a casa per i soldati italiani. Ciò non avvenne perché nella notte fra l’8 e il 9 settembre, il Campo fu circondato da un ingente spiegamento di truppe tedesche che entrarono in armi e se ne impadronirono. Di lì a pochi giorni i prigionieri furono deportati in Germania e il campo abbandonato.
L'8 settembre Mi trovavo nel campo quando ricevetti la bella notizia che le forze inglesi e americane avevano invaso l'Italia.
Il comandante italiano mandò a chiamare l'anziano del campo e gli diede la buona notizia, ma l'avvisò pure che se qualcuno cercava di scappare i soldati avrebbero sparato. Tutti dovevano rimanere calmi e aspettare fino al giorno in cui saremmo stati liberati dalle nostre truppe. Non un prigioniero dormì quella notte al pensiero della libertà. Ma le buone notizie non durarono a lungo e la grande sorpresa giunse il giorno dopo, all'alba, quando apparvero i carri armati tedeschi e tutte le guardie italiane furono disarmate e poste dentro al campo vicino al nostro. Alfred Moore - Prigioniero di guerra inglese al Campo di Fossoli