Il Centro Studi e Documentazione Primo Levi della Fondazione Fossoli si arricchisce di nuove opere.
Il 13 ottobre scorso, figlia e nipote di Alberto Longoni (Elisa e Michela Cerizza) hanno donato 11 opere originali dell'artista “per testimoniare il nostro ricordo e la nostra ammirazione sia per il lavoro dell'artista che per la significativa importanza storica e morale del Museo di Carpi nel quale è presente un graffito di Longoni, eseguito non solo con la maestria del suo segno grafico ma anche con la drammaticità di chi ha vissuto di persona la guerra e la prigionia”.
Alberto Longoni ( 1921-1991) durante la seconda guerra viene arruolato nell'esercito italiano e, assegnato alla Marina, inviato in Grecia; catturato dalle truppe naziste dopo l'8 settembre 1943, subisce due anni di prigionia militare. Tornato in Italia alla fine del 1945, lavora per un breve periodo come impiegato e a partire dagli anni Cinquanta persegue il lavoro pittorico, affermandosi come artista e illustratore. Negli anni Settanta realizza il graffito per il Museo Monumento al Deportato di Carpi che si trova nella prima sala.
Le 11 tavole donate, eseguite tra il 1957 e il 1991 e con stili diversi, segnano i diversi momenti della vita dell'artista e i mutamenti tematici e poetici della sua produzione.
Si tratta di due incisioni L'autodromo e la stella e America; due disegni a china intitolati entrambi Il soldato; quattro pastelli Don Chisciotte , Il mostro, La lotta , Il ritorno del soldato; un disegno a carboncino La guerra e due acquerelli Il tagliapietre e Teatrino, i suonatori.
Nell'atto di donazione figlia e nipote hanno dichiarato di aver “scelto la tematica della guerra come marchio di un vissuto doloroso e un teatrino - lavoro ultimato poco prima di morire - dalla serenità di chi vede la vita come rappresentazione scenica in cui tutti hanno un ruolo.”
La Fondazione rinnova il ringraziamento per questo lascito.