19 gennaio 2018
LILIANA SEGRE PROCLAMATA SENATRICE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
COMUNICATO STAMPA
Liliana Segre senatrice della Repubblica
Nominata oggi dal Capo dello Stato Sergio Mattarella
Nominata oggi dal Capo dello Stato Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha nominato quest’oggi Liliana Segre senatrice a
vita della Repubblica Italiana.
«La notizia della nomina della Segre a senatrice a vita – spiega Marzia Luppi Direttrice della
Fondazione Fossoli – porta a tutti noi una piacevole sorpresa. Si tratta di una scelta che dona
valore al suo lavoro di instancabile testimone di quanto ha vissuto nel campo di Auschwitz. A 80
anni dalla promulgazione delle leggi razziali, si tratta di un segnale forte, contro tutti gli episodi di
violenza verbale e fisica che stanno riemergendo in questo periodo in Italia, tra i quali spiccano gli
apprezzamenti ai decenni bui del secolo scorso che hanno portato alla promulgazione di queste
leggi, legalizzando la discriminazione verso gli ebrei. Con questo atto, il Presidente della
Repubblica conferma la sua sensibilità verso il tema della deportazione sia politica che razziale
come aveva già ampiamente dimostrato visitando le Fosse Ardeatine come suo primo atto dopo
l’elezione e con la sua visita lo scorso 25 aprile al Campo di Fossoli, durante la quale ha ricordato
il valore della Memoria e dell’importanza che ancora oggi ricoprono i luoghi come segno della
testimonianza e di ciò che è accaduto. Auguriamo sin da subito buon lavoro alla neo-senatrice
affinché possa, con il suo impegno all’interno delle Istituzioni, tenere vivo il ricordo di quegli anni
terribili».
vita della Repubblica Italiana.
«La notizia della nomina della Segre a senatrice a vita – spiega Marzia Luppi Direttrice della
Fondazione Fossoli – porta a tutti noi una piacevole sorpresa. Si tratta di una scelta che dona
valore al suo lavoro di instancabile testimone di quanto ha vissuto nel campo di Auschwitz. A 80
anni dalla promulgazione delle leggi razziali, si tratta di un segnale forte, contro tutti gli episodi di
violenza verbale e fisica che stanno riemergendo in questo periodo in Italia, tra i quali spiccano gli
apprezzamenti ai decenni bui del secolo scorso che hanno portato alla promulgazione di queste
leggi, legalizzando la discriminazione verso gli ebrei. Con questo atto, il Presidente della
Repubblica conferma la sua sensibilità verso il tema della deportazione sia politica che razziale
come aveva già ampiamente dimostrato visitando le Fosse Ardeatine come suo primo atto dopo
l’elezione e con la sua visita lo scorso 25 aprile al Campo di Fossoli, durante la quale ha ricordato
il valore della Memoria e dell’importanza che ancora oggi ricoprono i luoghi come segno della
testimonianza e di ciò che è accaduto. Auguriamo sin da subito buon lavoro alla neo-senatrice
affinché possa, con il suo impegno all’interno delle Istituzioni, tenere vivo il ricordo di quegli anni
terribili».
Nata a Milano il 10 settembre 1930 è una reduce dell'Olocausto. Il 30 gennaio 1944 venne
deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di
Auschwitz-Birkenau da cui venne liberata il primo maggio 1945.
deportata dal binario 21 della stazione di Milano Centrale al campo di concentramento di
Auschwitz-Birkenau da cui venne liberata il primo maggio 1945.
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