VENERDI' 10 FEBBRAIO: inaugurazione della mostra: LICALBE STEINER - Alle origini della grafica italiana
LICALBE STEINER
11 febb /16 apr 2017
Alle origini della grafica italiana
a cura di Anna Steiner
progetto di allestimento e grafica dello Studio Origoni Steiner
Reggio Emilia, Sinagoga, via dell’Aquila
Inaugurazione VENERDI' 10 FEBBRAIO ORE 18.00
Fondazione Palazzo Magnani, Comune di Reggio Emilia, insieme a Coop Alleanza 3.0, presentano la mostra “Licalbe Steiner. Alle origini della grafica italiana” dal 11 febbraio al 16 aprile 2017, presso la Sinagoga di via dell’Aquila a Reggio Emilia.
Non è un caso che questa mostra – dopo Milano, Museo del Novecento e Firenze, Museo degli Innocenti – venga realizzata a Reggio Emilia.
A Albe Steiner si deve la progettazione del marchio originale Coop del 1963, la sua applicazione sugli imballaggi coordinati e l’allestimento del primo magazzino a libero servizio Coop, che fu proprio quello di Reggio in Corso Garibaldi, studiato in funzione dell’individuazione dei reparti e dei prodotti. Lo stesso marchio Coop venne poi ridisegnato da Bob Noorda d’accordo con Lica Steiner.
A Reggio non è nato solo il primo magazzino Coop ma è nato lo stesso movimento cooperativo, che da un secolo e mezzo contribuisce a plasmare la storia sociale ed economica di questo territorio.
A rendere “speciale” e ancora più “appropriata” per Reggio Emilia questa mostra, è la scelta del luogo dove allestirla: l’antica Sinagoga della città di Reggio Emilia, recentemente restaurata dal Comune. Nel 1938 Albe Steiner sposa Lica diminutivo di Masal (nome ebraico corrispondente a Matilde) e insieme si distinguono per l’impegno professionale e civile che ha contrassegnato la loro vita, iniziato durante gli anni bui del fascismo, cementato nella lotta di Resistenza e proseguito poi con la didattica e la comunicazione sociale.
L’edificio ottocentesco di via dell’Aquila – di straordinaria bellezza, dall’interno luminoso e monumentale, decorato con colonne e affreschi – ha riacquistato, con il restauro, l’antico splendore e le forme pesantemente compromesse da un bombardamento nel corso del secondo conflitto.
È questa grande, silenziosa aula, nella sua austera eleganza, ad accogliere in modo naturale, le creazioni della coppia di grafici.
La mostra, curata da Anna Steiner e progettata dallo studio Origoni-Steiner, propone una panoramica sul lavoro di quello che è riconosciuto come uno dei sodalizi professionali e personali più fecondi della grafica italiana. Viene presentata la produzione del loro Studio L.A.S. dai primi lavori del 1939 fino alla Liberazione e al viaggio in Messico (1946-1948), in una narrazione scandita dalle diverse sezioni – ricerca grafica e foto-grafica, editoria, pubblicità e allestimenti, marchi, presentazione di prodotto, manifesti e grafica di impegno civile, formazione professionale – per arrivare infine a toccare anche l’attività di Lica, dal 1974, anno in cui muore Albe, alla sua scomparsa, nel 2008.
La loro storia personale, la loro unione “intellettuale” li ha visti così inseparabili da essere chiamati da loro stessi e dagli amici i ‘Licalbe’, un’unica identità. Il loro lavoro fu caratterizzato da quella che spesso è stata definita una poetica dell’ottimismo, da una fiducia dichiarata nel presente e nel futuro, credendo che l’impegno in prima persona, professionale, didattico potesse segnare la differenza e una distanza abissale dal buio della guerra e del fascismo.