28 gennaio 2024

28 gennaio, #Walls against oblivion, 16 bandiere per la pace nel Cortile delle Stele del Museo al Deportato

| PROGETTO EUROPEO REMEMCHILD
| REMEMBERING CHILDHOOD IN EUROPEAN WARTIMES |

28 gennaio ore 15-17 Cortile delle Stele Museo al Deportato Carpi
#Wallsagainstoblivion | 16 bandiere per la pace
Simone Ferrarini del Collettivo FX e i ragazzi del Centro educativo Hip-Hop di Carpi realizzano bandiere di nazioni e confini immaginari


> Ingresso libero e gratuito, senza prenotazione
> In caso di pioggia l'evento si svolgerà presso l'Oratorio Cittadino Eden, via S. Chiara 18, Carpi
> Tutti i partecipanti sono invitati a condividere foto e video sui social network, intorno a #Wallsagainstoblivion per contribuire alla creazione di una memoria condivisa. 


Il laboratorio #Wallsagainstoblivion promuove la creazione di interventi artistici contro l'oblio nello spazio pubblico per trasmettere la memoria delle vittime di tutte le guerre e i valori della tolleranza e della pace. La Fondazione Fossoli, in collaborazione con l’autore Simone Ferrarini del Collettivo FX e i ragazzi del Centro Educativo Hip Hop, ha in animo di realizzare 16 bandiere per la pace, di nazioni e confini immaginari. Il numero 16 è legato alle 16 Stele del Museo Monumento al Deportato, che ospiteranno le bandiere al termine dell’evento finale aperto al pubblico, previsto per domenica 28 gennaio. 


Simone Ferrarini | è nato a Reggio Emilia dove vive e lavora. Nel 2001 si diploma all’Accademia di Bella Arti di Bologna. Nel 1992 è illustratore per il Resto del Carlino. Dal 2004 espone come pittore in Spazi Pubblici e Privati. Dal 2010 fonda il Collettivo FX con cui inizia un lavoro ufficiale e spontaneo nello spazio pubblico utilizzando come strumento il muralismo e le installazioni. Dal 2020 entra in Urbaner, progetto della Regione Emilia Romagna in collaborazione con Istituto Beni Culturali, occupandosi dello sviluppo di Arte e Interventi pubblici per Pubbliche Amministrazioni e Istituzioni.


Collettivo FX | nasce nel 2010 nella profonda provincia di Reggio Emilia. Innamorati della terra, operano su tutte le sue superfici, senza porsi limiti se non quelli di preservare tutte quelle storie troppo importanti per passare sotto silenzio. Sono storie di strada su strada, di comunità per le comunità, narrate in modo mai banale; spaccati di bellezza rientranti a pieno titolo in quella sezione della Storia dell’arte chiamata Street Art. Numerose le singole opere e i progetti itineranti e di coinvolgimento sociale che negli anni hanno realizzato in Italia e nel mondo. 


Centro Educativo Hip Hopda gennaio 2001 centro educativo rivolto a ragazzi e ragazze frequentanti le scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado del comune di Carpi indicati dalla scuola e dai servizi territoriali sociosanitari e in collaborazione con le famiglie, che presentino difficoltà di carattere sociale, relazionale, scolastico e/o familiare, situazioni di marginalità sociale, rischio di disagio evolutivo e di dispersione scolastica.