Materiali e approfondimenti dal Convegno di Studi "Oltre il testimone. Primo Levi e lo statuto della testimonianza" e dal programma di iniziative connesse.
In occasione del centenario della nascita di Primo Levi, la Fondazione Fossoli intende aprire una riflessione sulla sua figura di testimone e sull’influenza che la sua opera ha avuto nella costruzione della memoria della deportazione e nella costruzione del discorso attorno a quel fenomeno. Tre le iniziative promosse: il Convegno di Studi Oltre il testimone. Primo Levi e lo statuto della testimonianza (Campo Fossoli, 7-8 novembre), un incontro pubblico con Walter Barberis e Giovanni Tesio (Auditorium San Rocco, 8 novembre) e la lettura integrale di “Se questo è un uomo” (Museo Monumento al Deportato, 9 novembre) Primo Levi, ebreo discriminato dalle leggi razziali del 1938, venne in seguito catturato e incarcerato per la sua attività di partigiano. Dichiaratosi ebreo nel gennaio del 1944 è trasferito al campo di concentramento di Fossoli (Carpi- Mo) – il campo nazionale della deportazione dall’Italia - da cui partì il 22 febbraio successivo per Auschwitz. Se questo è un uomo si apre con la testimonianza del suo arrivo, permanenza e partenza dal campo di Fossoli. Successivamente, negli anni ’60, su richiesta di Albe e Lica Steiner, artisti che stavano lavorando all’allestimento del Museo Monumento al Deportato politico e razziale a Carpi, scrisse una lunga riflessione sulla deportazione e sulla necessità di non dimenticare che sarà utilizzata come premessa nel primo catalogo del Museo Monumento (1973). Il centenario della nascita di Levi vuole essere l’occasione per riconnettere la biografia, l’esperienza di deportato e la rielaborazione narrativa che Levi fa di questo percorso nel corso del tempo attraverso la sua opera letteraria, intellettuale e di testimone. Il convegno Oltre il testimone. Primo Levi e lo statuto della testimonianza - rivolto a docenti, formatori, operatori, esperti del settore, studenti universitari - vede importanti studiosi e storici alternarsi nelle tre sessioni per affrontare diversi temi: dalla riflessione condotta da Levi sull’esperienza della deportazione a partire dal Campo di Fossoli come luogo reale e simbolica, al tema della testimonianza e dell’affermazione di uno statuto della testimonianza. Ancora, il rapporto tra letteratura e testimonianza, realtà e immaginazione, attraverso la comparazione di alcune opere; le trasformazioni della figura del testimone e del suo racconto dopo la scomparsa di Primo Levi; il rapporto tra memoria e letteratura; la trasmissione didattica della riflessione di Levi. Correlate alle giornate di studi, altri due eventi per accostarsi alla figura di Levi: il 7 novembre, l’iniziativa serale Primo Levi. L’intellettuale e l’uomo è un dialogo tra Walter Barberis e Giovanni Tesio, docenti rispettivamente presso gli atenei di Torino e del Piemonte Orientale, coordinati da Frediano Sessi dell’Università di Brescia. Infine il 9 novembre, l’iniziativa di lettura pubblica integrale di ‘Se questo è un uomo’ per la regia di Davide Bulgarelli in cui, all’interno del Museo Monumento, 40 lettori si alterneranno per restituire al pubblico l’intensità di un’opera fondamentale di testimonianza e riflessione sui lager.