TerreMotivati 2018-19: Ciò che non si vede. Dal progetto al Museo Monumento al Deportato di Carpi | Progetto PON
L’applicazione Ciò che non si vede è stata realizzata nell’ambito del progetto didattico 4427 del 02/05/2017 - FSE - Potenziamento dell'educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico "TerreMotivati".
Progetto presentato da: Fondazione Fossoli e Liceo M. Fanti di Carpi
Classi coinvolte: 11 classi dell’Istituto M. Fanti di Carpi, per un insieme di 25 studenti
Durata: novembre 2018- settembre 2019
Struttura
Il modulo si sviluppa attraverso tre fasi principali:
- conoscenza del Museo Monumento al Deportato di Carpi, del suo patrimonio e del contesto storico in cui si è sviluppato il suo progetto;
- scelta degli elementi da inserire/valorizzare nel percorso multimediale;
- costruzione del percorso multimediale e sua presentazione pubblica.
Obiettivi
1. Sviluppare competenze trasversali con particolare attenzione a quelle legate alla didattica laboratoriale e al lavoro in gruppo; 2. favorire l'acquisizione di una educazione al patrimonio culturale, artistico e paesaggistico più consapevole e attiva; 3. arricchire lo studio della Storia dell'arte con approfondimenti sui beni artistici presenti sul territorio; 4. ampliare le conoscenze degli studenti nell'ambito delle “architetture della memoria” e sui relativi percorsi museali; 5. potenziare il legame fra scuola e territorio per promuovere l'immagine culturale in un'ottica di scambio proficuo; 6. attivare una formazione mirata ad individuare una efficace strategia comunicativa e ad attuarla; 7. organizzare incontri con esperti per imparare ad usare strumenti digitali e multimediali a costruire un suggestivo percorso di visita al Museo; 8. sviluppare soluzioni personalizzate e creative per il coinvolgimento dei visitatori di diverse fasce d'età; 9. sviluppare capacità di elaborare contenuti in modo innovativo e con nuovi strumenti; 10. prevenire e contrastare la dispersione scolastica; 11. incentivare l'inclusione sociale.
Risultati
Il prodotto finale del progetto è l’App "Ciò che non si vede" che offre al visitatore un’esperienza multimediale alternativa che unisce insieme grafica orologi replica e suono. Il percorso si concentra sulle frasi inscritte nelle pareti del Museo e restituisce, sala per sala, le biografie degli autori e il testo integrale delle lettere, attraverso le letture degli studenti del Liceo M. Fanti di Carpi. L'App costruisce quindi un quarto piano di visita al dispositivo museale, che si aggiunge ai 3 concepiti originariamente dagli architetti-artisti:
- piano della storia, nelle teche;
- piano dell'arte, nei graffiti;
- piano delle testimonianze, nelle frasi graffite sulle pareti, tratte dalle Lettere di condannati a morte della Resistenza europea.
Disseminazione
Il 13-14-15 settembre 2019, in occasione del festivalfilosofiapersona, gli studenti del Liceo M. Fanti di Carpi hanno guidato i visitatori attraverso le sale del Museo Monumento al Deportato di Carpi con il supporto dell'App "Ciò che non si vede".
Visita con l'App "Ciò che non si vede"
Presso il Museo Monumento al Deportato sono disponibili gratuitamente 4 tablet per la visita con il supporto dell'App "Ciò che non si vede". È possibile utilizzare i propri auricolari o, in alternativa, gli auricolari sono disponibili alla reception al costo di € 0,50.