L'archivio svelato, a.s. 2016-17

Progetto didattico "L'archivio svelato. Le carte di Ada Marchesini nell'archivio della Fondazione Fossoli" ha partecipato al Concorso di Idee "Io Amo i Beni Culturali" VI Edizione, anno scolastico 2016-17, promosso dall'Istituto Beni culturali della Regione Emilia Romagna. 

Il progetto coinvolge due classi dell’Istituto Professionale Settore dei Servizi “C. Cattaneo” dell’Istituto di Istruzione Superiore A. Meucci di Carpi, con particolare coordinamento  del docente della disciplina Tecnica della Comunicazione. Nello specifico, sono interessate la classe 3^ R e la classe 5^P . 
Altri partner del Progetto: Il Settore Comunicazione del Comune di Carpi, L’Assessorato all’Istruzione del Comune di Carpi e l'emittente televisiva TrC- Modena. 

Il progetto didattico ha come obiettivo principale l'utilizzo di  nuove tecniche e forme di comunicazione per valorizzare il patrimonio archivistico della Fondazione Fossoli. Il bene culturale che si è inteso valorizzare infatti è stato l'Archivio
con particolare focalizzazione sul Fondo Ada Marchesini che raccoglie le lettere scritte dalla donna dal Campo di transito di Fossoli, dove fu internata per ragioni razziali. Oltre ad essere l’ultima traccia che rimane dell’esistenza di Ada Marchesini, questo particolare Archivio costituisce un esempio tra più rari a livello nazionale: la sua estensione e integralità lo fanno essere uno dei pochi esempi di memoria dell’esperienza dell’internamento documentata in presa diretta e per tutta la sua durata. Raccoglie infatti, integrale e in originale, l'epistolario di Ada al marito Giuseppe Marchesini (Beppi) scritto durante il tutto il periodo del suo internamento presso il Campo di polizia e transito di Fossoli di Carpi, e precisamente dal momento del suo trasferimento al Campo dal carcere di San Vittore di Milano (27 aprile 1944), testimoniato proprio dal primo biglietto inviato dal carcere, fino alla sua partenza da Fossoli (2 agosto 1944) per Auschwitz, dove sarà immediatamente uccisa. L'epistolario è costituito da 48 lettere originali manoscritte, di cui 41 clandestine e 7 regolamentari, scritte su carta intestata del Campo; a comporre il carteggio si aggiungono 4 lettere indirizzate a Ada dal marito mai pervenutele perchè rispedite d’autorità al mittente.

A partire dall’archivio, il progetto didattico intende sviluppare una duplice prospettiva didattica: da un lato, promuovere una conoscenza di tipo storica della deportazione e del contesto di guerra che il fondo documentario, anche se soggettivo, porta in luce; dall’altro intende far acquisire la conoscenza e la pratica dei nuovi linguaggi di comunicazione , in particolare quelli dei prodotti audiovisivi e dei film- documentari quali medium per veicolare contenuti storico-culturali.
Le testimonianze e i documenti originali riportano in primo piano le persone, i loro singoli drammi, le sofferenze e le angosce di una “normalità” vissuta in un “contesto stravolto”, ma anche le speranze e la capacità di continuare a pensare a un futuro, che si vuole migliore e rinnovato nel suo sistema valoriale. In questo senso, il patrimonio e la storia che custodisce si fanno promotori di una cittadinanza attiva.
A partire dalle conoscenze e competenze acquisite nel corso del percorso didattico e con il costante supporto di un regista e video-maker professionista, l’ esito finale del progetto sarà la realizzazione di un web documentary . A differenza delle giù più consueti produzioni di documentari o video in cui il rapporto con la storia e l’ambito culturale è affidato alla trasposizione filmica di un evento o di una storia personale, il web-documentary che si vuole realizzare è una narrazione che pone al centro l’archivio e la sua documentazione, ne mostra la materialità ma al contempo è in grada di evocare scenari più ambi e di forte coinvolgimento. In questo modo coniugare medium filmico e bene culturale, può dimostrare come gli archivi siano di per sé rivelatori di storie e siano essi stessi capaci di veicolare cultura.

Il web documentary ha avuto promozione pubblica ed è stato messo in onda nel canale televisivo di TRC.