Parole del silenzio. Lettere e pensieri dei deportati al Campo di Fossoli, a.s. 2020-21

Progetto didattico "Parole dal silenzio" ha partecipato al Progetto conCittadini - anno 2020-21 , promosso dall'Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna. 

Il progetto didattico “Parole del silenzio"  costituisce una sorta di seconda tappa del percorso iniziato con il progetto “Dai numeri ai nomi” realizzato l’anno precedente da alcune classi dell’IPSIA Corni di Modena, con il patrocinio del Comune di Modena e della Fondazione Fossoli. Il percorso intrapreso nell'anno corrente, che ha visto coinvolte le classi 4^O, 5^A, 5^E, 5^O, 5^M, 5^H dell'Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato Fermo Corni  di Modena  e la professoressa responsabile Chiara Bonfiglioli, è stato caratterizzato da una più stretta collaborazione con la Fondazione Fossoli e da un approfondimento della metodologia della ricerca storica.
Il fondamento del progetto è, infatti, l’analisi di alcune fonti primarie conservate presso l’Archivio del Centro studi della Fondazione Fossoli: una selezione di lettere, messaggi clandestini, frammenti scritti durante la deportazione. Tra questi si sono privilegiate le testimonianze legate all’internamento presso il Campo di Fossoli, in considerazione della funzione centrale che esso assume quale Campo di polizia e transito per la deportazione dall’Italia. Nell’indagine si include anche la documentazione delle lettere dei condannati a morte della Resistenza europea graffite nelle Sale del Museo Monumento al Deportato, con lo scopo di inserire, nel percorso di apprendimento, anche il richiamo al contesto europeo. La rigorosa contestualizzazione storica e biografica dei documenti selezionati è dunque il punto di partenza per una rielaborazione creativa da parte degli studenti e delle studentesse che saranno chiamati a una riscrittura, con linguaggi diversi, di ciò che le carte dicono e di ciò che non dicono, di quanto è espresso e di quanto non emerge dalle parole fissate su carta per volontà dell’autore o per l’intervenuta censura o perché le particolari condizioni dell’atto dello scrivere non permettevano di esprimersi in piena sincerità. L’esito finale del percorso è stato un’installazione visiva e sonora che metterà a confronto i due momenti del lavoro: il documento storico nella sua evidenza e l’immaginario creativo dei ragazzi e delle ragazze. Si  costituisce, così, un dialogo intimo e fecondo tra chi, durante la persecuzione nazifascista, ha lasciato traccia della propria esistenza in lettere e messaggi fugaci, e chi, nel tempo presente, rivive e fa rivivere quelle parole, ripercorrendo la trama della Storia e delle storie.

L'installazione sonora e visiva è stata esposta in occasione del Giorno della Memoria nel centro storico di Modena; inoltre il progetto è stato promosso all'interno del iniziativa Quante storie nella storia - 2021, promosso da Servizio patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna. 

Gli studenti hanno prodotto cinque tracce audio di altrettante narrazioni biografiche di deportati dal Campo di Fossoli:
Ada Marchesini
Gian Luigi Banfi
Marta Coen e Jader Spizzichino
Clara Cardosi
Luciana Nissim