25 maggio 2024

4 maggio, Restituzione progetto Rememchild: A Fossoli. Vite che (non) sono le nostre

| RESTITUZIONE PROGETTO EUROPEO REMEMCHILD |
 official Rememchild website
 programma completo 25 aprile

4 maggio ore 17, Cortile delle Stele del Museo al Deportato
Restituzione progetto Rememchild 
A Fossoli. Vite che (non) sono le nostre


> di e con le ragazze e i ragazzi della 2^E della scuola secondaria di I grado “Guido Guinizelli” di Bologna (Istituto Comprensivo 8 - Ca’ Selvatica)
> regia a cura della Compagnia del Teatro dell’Argine
> ingresso libero e gratuito
> si ringrazia Coop Alleanza 3.0 per la preziosa collaborazione nell'organizzazione dell'iniziativa.


“La guerra non è un gioco, ma in guerra ci sono anche i bambini. Noi proprio non le capiamo le guerre, con tutti i loro perché. Però è da poco che siamo stati bambini, abbiamo giocato e costruito rifugi. Abbiamo letto storie e immaginato avventure. Anche Elena, Emilia, Vittorino, Gabriella, Marino, Oretta sono stati bambini, come noi. Hanno giocato e costruito rifugi, letto storie e immaginato avventure…”


Volge al termine un Progetto lungo un anno, durante il quale ventiquattro preadolescenti hanno visitato Fossoli, conosciuto le diverse fasi della sua storia, letto e studiato documenti e testimonianze.
Hanno esplorato sei storie, fra quelle dei molti bambini che passarono da Fossoli tra il 1943 e il 1960, quando questo luogo è stato campo di raccolta dei prigionieri ebrei, orfanotrofio per la comunità di Nomadelfia e villaggio San Marco per i profughi istriani.
Questi sei bambini sono diventati oggetto d’indagine e stimolo di riflessione sulla guerra, le sue premesse e le sue conseguenze.
Sei valigie passano di mano in mano, vengono spostate, aperte, chiuse.
Ogni valigia racconta un viaggio e un’esistenza.
Perseguitati e deportati, orfani e poveri, stranieri e profughi, sei bambini di ieri hanno insegnato ai ragazzi di oggi l’alterità del passato, ma anche l’universalità dell’infanzia, la potenza dei luoghi e il ruolo della memoria.
Ventiquattro dodicenni hanno incontrato sei bambini di Fossoli, hanno ascoltato la loro voce, hanno sentito le loro paure e hanno costruito per loro un rifugio.
Hanno imparato così cos’è stata la guerra. Cos’è la guerra ancora oggi.
E ora vogliono spiegarcelo.