09 luglio 2023

9 luglio, Commemorazione 79° anniversario Strage dei 67 martiri di Fossoli

| CERIMONIA COMMEMORATIVA STRAGE DI CIBENO |

79° anniversario Strage dei 67 martiri di Fossoli
domenica 9 luglio | ore 10.00 | Campo di Fossoli | via Remesina Esterna 32
> Ingresso libero e gratuito, senza prenotazione
> Diretta streaming sulla pagina facebook della Fondazione Fossoli | clicca qui per aprire il video
> Apertura luoghi con 2 mostre


Interverranno:
Alberto Bellelli Sindaco di Carpi
Marzia Luppi Direttrice Fondazione Fossoli
Pierluigi Castagnetti Presidente Fondazione Fossoli
Albertina Soliani Presidente Istituto Alcide Cervi
Stefano Bonaccini Presidente Regione Emilia-Romagna
Frans Timmermans Vicepresidente esecutivo Commissione europea
> La cerimonia sarà accompagnata dal Corpo Bandistico Città di Carpi


Importante | Modalità di accesso al Campo di Fossoli
> Ingresso tassativamente dalle ore 9:00 alle ore 9:45.
> Viabilità e parcheggi: la via Remesina Esterna verrà chiusa al traffico alle ore 9:30. I parcheggi saranno su via dei Grilli, a circa 300 metri dall’ingresso del Campo.
> Le persone con difficoltà motorie potranno essere accompagnate dai familiari in auto sino all’ingresso del Campo, entro e non oltre le ore 9:30.
> Si raccomanda la massima puntualità. Non sarà possibile in alcun modo: transitare sulla via Remesina Esterna dopo le ore 9:30; entrare al Campo di Fossoli dopo le ore 9:45.


Frans Timmermans sarà a Carpi domenica 9 luglio per il 79° anniversario la strage nazi-fascista di Cibeno. Timmermans parteciperà con autorità locali e familiari delle vittime alla commemorazione in programma alle ore 10 nell'ex campo di smistamento di Fossoli, dove il 12 luglio 1944 le SS prelevarono 67 internati politici per trucidarli nel vicino poligono di Tiro di Cibeno.
> La visita del Vicepresidente Timmermans segue di due anni la storica compresenza del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli e della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’11 luglio 2021.


Il 12 luglio 1944, 67 internati politici, prelevati dal vicino Campo di concentramento di Fossoli, furono trucidati dalle SS naziste all'interno del poligono di tiro di Cibeno. Le vittime della strage provenivano da 27 province italiane, avevano diversa estrazione sociale e rappresentavano le varie anime antifasciste dell'epoca. Molti dei compagni di prigionia riferiranno nelle testimonianze e deposizioni successive che si trattava dei “migliori”; migliori perché anche all’interno del campo, dopo aver subito la durezza del carcere e pur vivendo nella costante incertezza della loro sorte, molti di loro non avevano ceduto e, anche in quelle condizioni difficili, continuavano il loro lavoro di resistenza.


La mattina del 12 luglio del 1944 per ordine della Gestapo sono prelevati dal campo di concentramento di Fossoli 69 internati politici, condotti al poligono di tiro di Cibeno per essere fucilati. Sono uomini con diverse esperienze e di età differenti, provenienti da varie regioni dell’Italia.
Tutti sono stati rinchiusi a Fossoli perché oppositori del nazifascismo. La sera precedente, dopo l’appello, 71 internati sono chiamati e avvisati di prepararsi alla partenza per la Germania. Dall’elenco sarà escluso Bernardo Carenini, mentre Teresio Olivelli riuscirà a nascondersi all’interno del campo. All’alba del 12 luglio, in tre riprese i 69 prigionieri sono caricati su camion e condotti al poligono di tiro distante pochi chilometri dal Campo. Vengono fatti allineare ai bordi di una fossa, che alcuni internati ebrei sono stati costretti a scavare il giorno prima, e ascoltano la sentenza: condanna a morte come rappresaglia per un attentato a Genova contro militari tedeschi. Si rivela inutile anche l’intervento del vescovo di Carpi, Vigilio Federico Dalla Zuanna, accorso sul luogo e la condanna a morte viene eseguita.
Solo due internati del secondo gruppo, Mario Fasoli e Eugenio Jemina, riescono a fuggire e a salvarsi nascosti dal movimento partigiano. Il 17 e il 18 maggio 1945, a meno di un mese dalla liberazione, ha luogo la riesumazione e il riconoscimento delle 67 vittime. Le esequie solenni si svolgono nel Duomo di Milano con grande e commossa partecipazione di cittadini.
Sulla strage di Cibeno ancora oggi, come per altre stragi che hanno insanguinato il Paese, si attende chiarezza e giustizia.